Tekst piosenki:
Il mio meglio amico è in una cella di 6 metri quadri
insieme ad altri 2 schizzati peggio de loro padri,
16 ore non stop Roma come Fort Knox
niente sacco spacchi nocche contro un muro fai la boxe,
l'ora d'aria è per trovare ganci all'uscita
storie di catene e calci e morti suicida,
lacci nelle scarpe cappi tatuaggi sopra i bracci
cicatrici e tagli dove paghi tutto quando sbagli,
un'altra croce sul mio corpo n'altro morto d'overdose
non mi chiede' come cazzo vanno le cose,
vanno che perdo 4 amici all'anno l'altri si ritroveranno al gabbio
allo stesso braccio,
e io mi faccio pure per loro sempre doppio
sogno che accoppo guardie il cranio li scoppio,
sopra al muro traccio cazzi neri cazzi seri
ragazzi veri chiusi dentro Regina Cieli,
sognano le loro donne senza veli tra le sbarre mani sulla pelle
mentre scoppiano dentro le celle,
la lancetta pare ferma non ti passa un cazzo in cella
magistrato torna alla tua cazzo di vita bella,
e io dovrei versare mezza Ceres per tutte le sere
che il mio amico in cella non potrà vedere,
la mia musica è indagata è chiacchiera di quartiere
figlio di puttana infame cambia mestiere!
I giudici non sanno la trama della vicenda
ma quella di chi si infama a vicenda!
I caramba non sanno quanto qui sia facile incasinarsi
è più facile incatenarci!
I giornalisti non sanno la sentenza del tribunale
hanno la tiratura da triplicare!
Gli avvocati sanno che il tuo torto
poi ti torna contro è il loro tornaconto!
A me sembra che le indagini che fanno fanno ridere
giocano con gli anni che altri dovranno vivere,
queste mura non dividono i buoni dai cattivi
ma spesso i morti vivi dai sepolti vivi,
gira 9 chiavi e mi rimetti in libertà come la chiami tu
ma questa è schiavitù,
questa è scena dura al microfono del tuo locale
scena muta al microfono del tribunale,
qui davvero il rap grida il vero
e a luglio ho un processo per 100.000 euro
una condanna non finisce mai ogni strada qua finisce in guai,
più che darmi torto è facile darmi morto
stronzo ma soltanto in un'aula di tribunale infame puoi darmi contro,
non in strada non davanti a Dio
ci vediamo all'inferno non vado avanti io,
vuoi capirlo qui non c'è un cavillo come per PierSilvio
il figlio del presidente del consiglio,
a noi restano vite rubate vite spezzate da partite truccate,
pregiudicati o predestinati coi conati
il giorno del colloquio per mia madre perquisita per entrare,
e il giudice legge le carte di sfuggita
è la legge non la vita che ti è sfuggita!
I giudici non sanno la trama della vicenda
ma quella di chi si infama a vicenda!
I caramba non sanno quanto qui sia facile incasinarsi
è più facile incatenarci!
I giornalisti non sanno la sentenza del tribunale
hanno la tiratura da triplicare!
Gli avvocati sanno che il tuo torto
poi ti torna contro è il loro tornaconto!
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